Chi fu la prima direttrice di un giornale? Elisabetta Caminer Turra

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Figlia del secolo dei lumi, arguta, intelligente, versatile, Elisabetta Caminer fu sicuramente la prima direttrice di un giornale e, secondo il parere di alcuni studiosi, fu la prima giornalista della storia, mentre c’è chi sostiene che questo merito sia invece da attribuire ad un’altra Elisabetta: Elisabeth Timothy, che svolse la professione di giornalista in America, nella Carolina del Sud, nella prima metà del XVIII sec.

 

La personalità di Elisabetta Caminer, nata nel 1751 e battezzata nella Chiesa di San Beneto a Venezia, resta comunque sorprendentemente poliedrica: non solo giornalista, ma anche traduttrice, tipografa, nonché appassionata di teatro sia in qualità di regista che di insegnante teatrale. Apprese il mestiere di giornalista dal padre Domenico, che fondò la Nuova Gazzetta Veneta, erede della celeberrima Gazzetta Veneta, ideata da Gasparo Gozzi. Elisabetta aveva solo 17 anni, quando iniziò a scrivere per il giornale l’Europa letteraria, ma il suo talento fu da subito così spiccato, come pure il suo spirito critico e anche un certo piglio polemico, da diventare la direttrice della rivista, quando quest’ultima prese il nome di Giornale enciclopedico, con sede a Vicenza.

 

Elisabetta lasciò Venezia per Vicenza, dopo essere convolata a nozze con il medico Antonio Turra, uno dei più insigni naturalisti dell’Italia d’allora. La Caminer contribuì in modo straordinario a diffondere nel nostro paese le idee illuministiche provenienti soprattutto dalla Francia e a gettare le basi del giornalismo moderno. Amava tradurre specialmente dal francese e pensate … a soli 20 anni, nel 1772, il tipografo veneziano Pietro Savioni pubblicò quattro volumi di Composizioni teatrali moderne da lei tradotte, portando la fama di Elisabetta a conquistare un pubblico sempre più nutrito.

 


Elisabetta difese con passione le donne contro i pregiudizi dell’epoca, sostenendo che le donne “sono buone a tutto al pari degli uomini”. Non mancarono proteste e malumori da parte del mondo conservatore e clericale, ma la Caminer affrontò con coraggio ogni avversità, da ultimo anche la sofferenza di un cancro al seno, che la portò via a soli 45 anni, nel 1796, un anno prima della caduta della Serenissima Repubblica.

 


Barbara